Di Sara Mazzotti su Giovedì, 19 Novembre 2020
Categoria: Manualistica tecnica

IL RISCHIO DEL “RISUCCHIO”: DEFORMAZIONE PERMANENTE DEL VISO E FRATTURA DEL BRACCIO


Questa volta la macchina in questione è una motospazzatrice, di quelle che si utilizzano per la pulizia delle strade.

Questa volta il manuale di istruzioni è completo e ben fatto, tanto da indicare specificamente il rischio del “risucchio”, e la necessità che la macchina sia utilizzata da personale dotato di adeguata formazione.

Eppure qualcosa è andato storto ugualmente:

il lavoratore Mario (assunto con mansioni di operatore pulitore) nella consueta operazione di scarico del cassone e pulizia della catena, dopo aver sollevato il cassone bloccandolo con un montante, anziché rimanere a terra e pulire con una tubazione di tela gommata, si è arrampicato sul telaio del mezzo avvicinando pericolosamente la tubazione alla catena in movimento. La tubazione è stata in un attimo risucchiata all’interno del carter incastrandosi alla catena che continuava a girare, e lo stesso è accaduto a Mario rimasto incastrato con la guancia nel carter:

trauma cranico facciale (con deformazione permanente del viso) e frattura scomposta del braccio destro.

 

Cosa non ha funzionato?

L'imprenditore è stato condannato per lesioni colpose aggravate, con le seguenti responsabilità:

❌ non aver fornito una idonea e specifica formazione e informazione sul metodo d’uso della macchina e la sua manutenzione

❌ non aver informato sui rischi specifici connessi all’attività, né aver fornito il manuale di istruzioni della spazzatrice.

La documentazione tecnica obbligatoria che accompagna una macchina in tutto il suo ciclo di vita non deve essere vista come una scocciatura da avere perché si è obbligati dalla legge, ma deve essere vista come una fase fondamentale di un processo a ben più ampio spettro che ha al centro un focus solo: l’utilizzo in sicurezza di macchine, impianti e dispositivi da parte di un operatore che, non scordiamolo, è un essere umano fatto di carne ed ossa.

Si poteva evitare?

Si, perché formazione e informazione sull’uso in sicurezza sono requisiti essenziali richiesti dalla legge!

 
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