Il quadro normativo
In Italia, la sicurezza è disciplinata dal D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro). A livello tecnico e internazionale, il riferimento cruciale per la conformità è la serie di norme ISO 3864, che stabilisce i requisiti generali per la progettazione e l'uso della segnaletica di sicurezza.
In particolare, la norma fondamentale per l'applicazione nei luoghi di lavoro e, specificamente, a bordo macchina, è la norma armonizzata UNI EN ISO 7010:2023. Questa definisce i principi per i segnali grafici di sicurezza e il suo utilizzo assicura la "presunzione di conformità" ai Requisiti Essenziali di Sicurezza e Salute (RESS) della Direttiva Macchine 2006/42/CE.
La UNI EN ISO 7010 deriva dai principi stabiliti nella ISO 3864, di cui la Parte 1 definisce i colori, le forme e i principi di progettazione e caratteristiche tecniche da rispettare per tutte le categorie di segnali.
In pratica, quando si progetta un nuovo cartello, si fa riferimento alla ISO 3864 per sapere che un segnale di avvertimento deve essere giallo/nero e a forma triangolare, e si consulta la UNI EN ISO 7010 per trovare o verificare il pittogramma specifico da inserire all'interno di quella forma.
Approfondisci:
Le categorie e le caratteristiche
La normativa ISO 3864 classifica i segnali in categorie specifiche, ciascuna identificata da una combinazione inequivocabile di forma e colore, per veicolare il messaggio in modo visivo ed efficace:
Efficacia e segnaletica a bordo macchina
Sulle macchine, la segnaletica è vitale. Deve chiaramente identificare i pericoli residui che permangono anche dopo l'adozione delle misure protettive (come ad esempio i ripari), i punti di comando, e in particolare, i dispositivi di interruzione di emergenza.Per essere efficace, il segnale deve essere:
🔸 visibile e durevole: resistente ad agenti esterni e chiaramente leggibile (eventualmente con retroilluminazione)
🔸 ubicato correttamente: posizionato nell'immediata prossimità del rischio o dell'oggetto segnalato
🔸 non ambiguo: non compromesso da altre luci o suoni.
A volte si ricorre a cartelli supplementari che forniscono chiarimenti testuali in aggiunta al pittogramma principale.
La trasposizione nei manuali di macchina
L'efficacia della segnaletica prosegue e si consolida nel Manuale d'Uso e Manutenzione. La Direttiva Macchine impone che la documentazione tecnica riproduca fedelmente la segnaletica fisica applicata a bordo macchina (UNI EN ISO 7010).Il manuale deve spiegare:
◼ riproduzione fedele: mostrare il pittogramma, non solo descriverlo
◼ significato dettagliato: spiegare chiaramente il pericolo, le conseguenze e l'azione richiesta all'operatore
◼ procedure sicure: ogni operazione (avviamento, regolazione, pulizia, manutenzione, ecc.) deve essere descritta specificando, passo dopo passo, le misure di sicurezza obbligatorie e richiamare esplicitamente l'obbligo di utilizzare i DPI prescritti dal Datore di Lavoro e/o richiesti dalla macchina stessa, in linea con i segnali di obbligo presenti.
Oltre ai pittogrammi, i manuali utilizzano Parole di Segnale standardizzate (che ritroviamo anche nella norma ISO 3864) per graduare la gravità del rischio, inserite prima della descrizione del rischio nel corpo del manuale e spesso abbinate al pittogramma di avvertimento:
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